Crea un portfolio Fotografico.

Martedi 01 Febbraio, la professoressa Mira Cantone ci presenterà il programma del
“LABORATORIO DI RISORSE CREATIVE
CREA UN PORTFOLIO FOTOGRAFICO
Il Corso si propone di fornire alcuni strumenti per realizzare un portfolio con Immagini e testi, frasi o appunti, un formato, un colore, un modo di impaginare.
L’esperimento sarà il motore di ricerca, attivando spunti di approfondimento.
L’interrogativo sostituisce il “Tema” rimodulando gli eventi fotografici accaduti.
Il contenitore svolgerà la sua funzione di mediazione con l’esterno.
Il “ fare insieme “ ricevere e dare spunti di dialogo costituiscono lo scambio circolare,
dove la Fotografia può essere considerata, allo stesso tempo, mezzo e fine.

Nella fine è il principio?

Si è conclusa ieri sera l’avventura didattica del gruppo di lavoro voluta dal ns. Presidente Pippo Sergi e, generosamente, proposta e guidata dall’amica prof.ssa Mira Cantone, la quale ha speso tutta la sua esperienza professionale, tutto il suo entusiasmo e tutta la sua fantasia artistica, nel trasformare un insieme di persone di diversa età, di differente formazione, di sesso diverso, in un gruppo affiatato, coerente nel raggiungere l’obiettivo prefissato, pieno di volontà nel voler raccogliere, consapevolmente, l’acquisizione di nozioni e corollari utili, se non proprio necessari, per meglio esprimere, comunicare, condividere le proprie aspirazioni. IL gruppo composto da Cristoforo, Giovanna, Tiziana, Daniela, Agata, Stefano, Emanuele, Maurizio, dopo aver individuato, tra le tante proposte tematiche in suo possesso, quella più personale e idonea per poter operare, ha cominciato a maturare nozioni e concetti come esposizione, visibilità, predominanza percettiva, scelta del taglio visivo; ha sussunto, poi, questi elementari concetti in quelli ben più complessi di pagina, foglio, scorrimento di lettura, proporzione, stile, carattere, materiale da adoperare, approccio al risultato finale; e nel mentre sperimentava queste scoperte, rivelate e sottolineate dalla ns, Mira, direttamente dalla sua persona acquisiva le nozioni-strutture portanti della strutturazione dell’oggetto. Mi riferisco principalmente alle nozioni di “canone”, di “prototipo”, di “concept”, di “paratesti”, di “griglia” visiva, di “gabbia semantica”. Nozioni che hanno dovuto misurarsi con la qualità dei materiali, con strumenti come squadre, righelli, lucidi, colori, colle. Per dare forma e senso, infine, ad un contenitore-contenuto che assecondasse le aspirazioni del risultato fotografico dell’autore, assicurando al medesimo non solo un canone fondato sulla proporzione ma anche la ricerca di uno stile, di un fascino, di un’eleganza, di un gusto, di una forma. Tutti sinonimi di quella merce rara che si chiama “bellezza”. Proprio così: i nostri corsisti pur avendo fotografato esperienze assai complesse, ne hanno cercato, a posteriori, la loro forma espositiva; pertanto, quella forma opportuna per presentarle con dignità, con efficacia, con autorialità. Se volete, Mira Cantone ha insegnato ai nostri corsisti come scrivere meglio la “loro” firma, il “loro” autografo alla fine della “loro” opera. Dirle solo “grazie” può sapere di poco ma ieri sera io ho avvertito tanta tenerezza e tanto abbattimento di distanze, lontananze generazionali, confini. Ed ai vecchi come me tutto questo fa bene.

 Pippo Pappalardo